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Gli sprechi delle Regione (versione integrale)

21 novembre 2012
Vedete voi quella Repubblica (…) ove: i principali della nazione disprezzano il travaglio e l’economia; ove le arti non sono onorate; ov’è spenta la buona fede; ove si negligono le proprie manifatture; ove la fede pubblica manca; ove gli individui cercano di sbramare la propria avarizia sui fondi della nazione; ove i scellerati mercanteggiano la legislazione e la monopolizzano a loro vantaggio; ove il governo non limita le proprie spese ma aggrava i cittadini di imposte; ove si introduce il lusso, e il lusso distrugge poco a poco il commercio attivo della nazione mentre ne accresce il passivo.

                                                                                                        Ugo Foscolo 16 ottobre 1791

Questo motto, preso dagli scritti di Ugo Foscolo, accompagnerà tutti i nostri scritti sui fatti neri della politica e della cattiva amministrazione. Vi preghiamo di non averne a noia, anzi serva di monito.

GLI SPRECHI DELLE REGIONI Pubblicato il 21/11/2012

Negli anni scorsi le Regioni hanno svolto un’intensa “attività diplomatica” fino a far registrare all’ex ministro Tremonti nel 2010, ben 178 “antenne” in tutto il mondo.

Nei tempi passati il Piemonte puntava sulla Lettonia o sulla Corea, la Lombardia di Formigoni apriva “ambasciate” in Argentina, Russia e Brasile, la Sicilia sbarcava sull’Empire State Bulding a New York. E i costi. Elevatissimi. Perché lo sperpero non si ferma a Bruxelles la rappresentanza italiana è frantumata in 21 costose sedicomprese quelle delle Province di Trento e Bolzanoospitate in 15 edifici diversi. E al conto vanno aggiunte le “filiali” belghe di Anci (associazione dei Comuni) e Up (unione delle Province). Uffici che si sommano a quelli della rappresentanza presso la Ue e la Nato, dell’Ice, dell’Enit, dell’istituto di cultura. Con seri dubbi sulla visibilità di queste strutture “diplomatiche”. E sui costi che – tra personale, affitti e costi di gestioneraggiungono i 20 milioni di euro. Una cifra che aumenta fino a 70 milioni, se si tiene conto dei 22 “avamposti” delle Regioni nel cuore di Roma, tra valore degli immobili, affitti, spese per il personale e per la gestione. Conti che lasciano perplesso anche il governo se è vero che da tempo, sul tavolo di Palazzo Chigi, è allo studio un piano di razionalizzazione degli uffici di rappresentanza.

Ma veniamo più nel dettaglio:

MOLISE

Il piccolo Molise ha un territorio e una popolazione da provincia – 300 mila abitanti appena – ma gli appetiti sono di grande Stato. A Roma una sede di rappresentanza, in via Nomentana, pagata 274 mila euro non bastava. Ecco allora che il governatore Michele Iorio ha pensato bene di spendere 4,1 milioni per un maxi-appartamento in via del Pozzetto, a due passi dal Parlamento. Unica regione italiana ad avere due sedi di rappresentanza nella capitale. E poi c’è l’ufficio di Bruxelles, in Rue de Toulouse 47, costato ai molisani 1,6 milioni. Michele Petraroia, consigliere regionale del Pd, in un’interrogazione urgente datata 2 ottobre 2012 in cui ha chiesto spiegazioni su questo sperpero di denaro pubblico, ha raccolto un altro dato clamoroso: tra Roma, Bruxelles e Molise la Regione guidata da Iorio ha 70 sedi (30 a Campobass), per un totale di 800 dipendenti. Così se ne vanno altri 3 milioni di euro all’anno in canoni d’affitto.

CALABRIA

L’ultima distinta di liquidazione porta la data del 9 luglio scorso: 60 mila euro per pagare tre mesi di affitto della sede calabrese di Rond-Point 14 a Bruxelles. Ma lì, l’ufficio della Regione Calabria non c’è più. Chiuso, inutilizzato. Eppure scorrono ancora, puntuali, le rate del canone di locazione: 240 mila euro annui. La giunta di Giuseppe Scopelliti pagherà il conto di un vecchio contratto – precedente al suo insediamento – sino al 2015. Un obolo allo spreco, uno spreco in sé, per una Regione che in affitti di sedi e distaccamenti spende ben 7 milioni di euro l’anno. Perché agli amministratori calabresi non manca la propensione ad espandersi, a spese del contribuente: fra i 58 immobili sporsi sul territorio la Regione Calabria ha pure un ufficio a Milano che utilizza – di rado – come ufficio turistico e che costa 79 mila euro l’anno. E a Roma due appartamenti per la sede di rappresentanza in piazza Campitelli, con affaccio sul Campidoglio e sull’Altare della Patria.

SICILIA

Dopo i fatti della giunta di Totò Cuffaro, che pagava 450 mila euro l’anno per l’affitto degli uffici della regione Sicilia sulla Bastion Tower di Bruxelles, il governo Lombardo ha deciso di acquistare per 2,6 milioni di euro una nuova sede: un più “modesto” appartamento di 750 metri quadri, rifinito con marmi fatti giungere da Custonaci (Trapani), e oggi destinato ad accogliere due dipendenti fissi, un giornalista in trasferta e sei esterni prossimi alla politica fra i quali il consigliere comunale di Gela, Salvo Lupo, figlio dell’ex deputato regionale dell’Udc Giuseppe Basile, Giordana Campo (figlia di un alto burocrate) e i rampolli di due noti imprenditori catanesi, Jane Torrisi e Pierfrancesco Virlinzi. Lo stipendio del capo ufficio, Maria Cristina Stimolo, supera i 12 mila euro al mese. Quello del giornalista Gregorio Arena, distaccato a Bruxelles con contratto di caporedattore e integrativo Rai, si attesta sui 15 mila: fra i suoi compiti una newsletter di cui finora sono stati pubblicati due numeri zero.

LAZIO

Lo scaldalo Fiorito non era ancora scoppiato quando, il 15 luglio, la determina dirigenziale A06891 autorizzava la spesa di 45.363 euro per mobili di lusso alla nuova sede distaccata a largo Goldoni 47. Un appartamento di rappresentanza in un palazzo d’epoca nel centro di Roma per una Giunta che sta già a Roma nel palazzo su via Cristoforo Colombo. Due sedi a 7 km di distanza. E poi c’è l’ufficio di Bruxelles, contestato dal consigliere radicale Giuseppe Rossodivita. Due milioni di euro all’anno per l’appartamento a Rond Point Schuman, di cui 500 mila di spese di funzionamento e ben 900 mila per il, personale. Allo stipendio degli otto dipendenti la Regione aggiunge fino a 8.144 euro al mese di indennità più altri 13 mila euro mensili per la sistemazione.

LOMBARDIA

Le mire espansionistiche di Formigoni (nel 1995 guidò 49 delegazioni all’estero) si sono ridimensionate a causa della crisi, dopo gli anni d’oro in cui la Lombardia ha aperto “ambasciatein Argentina, Russia, Giappone, Cina, Lituania, Polonia, Israele, Brasile, Uruguay. Kazakistan. Restano robusti gli interessi del Pirellone oltre i confini geografici: in una comunicazione dell’inizio del 2012 a una commissione interministeriale, la Regione ha dichiarato di avere – oltre all’ufficio di Bruxelles a Place du Champs de Mars con una delegazione di 15 dipendenti e alla lussuosa sede romana di via del Gesù – 16 “point estero” sparsi nel mondo, Per le spese di rappresentanza del governatore e della delegazione romana sono stati stanziati più di 400 mila euro per il 2012.

ABRUZZO

L’Abruzzo aveva provato ad esportare i suoi famosi arrosticini di pecora persino in Brasile. Ben due sedi, una a San Paolo e una a Riberao Preto, furono inaugurate nel 2008 dall’assessore all’Agricoltura del Pd Marco Verticelli per la promozione turistica e agroalimentare. Chiusi nel 2010, sono costati agli abruzzesi 800 mila euro in due anni. Come è stato chiuso nello stesso anno un ufficio di 200 mq a Bucarest, con annesso show room, che pesava sul bilancio regionale per 15 mila euro al mese. Rimane la sontuosa sede di Bruxelles, 1.000 metri quadrati con corte interna in Avenue Louise costati ai contribuenti abruzzesi, nel 2005, 1,4 milioni di euro. E per farla funzionare la Regione stanzia, per dipendenti e spese di gestione, 38 mila euro al mese.  

LE SETTE REGIONI PIU’ RAPPRESENTATE

1)      VENETO – sede a Roma, Bruxelles, più 61 sportelli all’estero (in partnership con la Camera di Commercio).

2)      LOMBARDIA – sede a Roma e Bruxelles, più 16 “Lombardia Point estero” nel mondo.

3)      EMILA ROMAGNA- sede a Roma e Bruxelles, più ufficio presso la Tongil University di Shangai.

4)      MARCHE – sede a Roma e Bruxelles, più strutture operative in Indonesia e Cina

5)      Abruzzo – SEDE A Roma e Bruxelles più “sportelli informativi a Bucarest (romania) e San Paolo (Brasile).

6)      MOLISE – 2 sedi a Roma, 1 a Briuxelles, più “accordo” con agenzia di Dubrovnik.

7)      PUGLIA – sede a Roma e Bruxelles, più “sportello informativo” a Tirana (Albania).

4.100. 000 euro Costo di una delle due sedi romane del Molise

45.000 euro Costo dei mobili della sede di rappresentanza romana della giunta Polverini

2.600.000 euro Costo della sede romana della Sicilia

240,000 euro L’affitto annuo dell’ufficio della Calabria (inutilizzato) a Bruxelles

1.400.000 euro Costo della sede abruzzese a Bruxelles inaugurata nel 2004

N.B.: I dati e le notizie sono state rilevata da la Repubblica

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